R144 [Sol. CXC – A20*]

   Per certo quando il ciel co· lieto aspeto

riguarda [Baia 'la stagion novella,

nula contrada à 'l mondo così bella

 dove più si prenda di dileto:


   quivi Amor regna sanz'alchun sospeto,

o 'l ciel che facia [osingulare stela;

Venere credo poi venise in quela,

del mare uscendocome i·luogo eleto;


   quivi le piagela marinai prati

son pien di dòne e di legiadri amanti,

e ciò che piace par vi si conceda;


   quivi son feste e diletosi canti,

quivi si metono amorosi aguati,

 mai sanza gioir si leva preda.


Testimoni:
R103, f. 46v: Soneto di mess(er) franciescho

Bibliografia: Massèra, Rime, p. 206; Branca, Rime1, p. 353; Bianchi, Petrarca, pp. 73-74; Lanza, Rime, pp. 98-99; Massèra, Caccia e Rime, p. 176; Tufano, Letture tematiche, p. 87.

Schema metrico: Sonetto ABBA ABBA CDE DCE

La crux al v. 2, riguardava la stagion novella (sogg.), con il verbo all’imperfetto fra tutti presenti e privo di oggetto, è stata variamente emendata: Solerti riguarda quivi a la s. n., Massèra riguarda qua nella s. n., Branca riguarda ver la stagione [Rime1-2 stagïon] n.). Trattandosi di un sonetto legato per molte e patenti implicazioni al ciclo delle rime baiane di Boccaccio e alla Fiammetta (vedi commento), appare senz’altro risolutiva l’ottima congettura di Tommaso Salvatore di leggere (la primavera) riguarda [Baia], toponimo facilmente equivocabile, soprattutto in una scrizione continua insieme al verbo, e frainteso anche in R103 137  v. 10 (al baian seno: vedi apparato). Al v. 3 si può sciogliere la lezione nula contrada almondo del manoscritto, con Massèra e Branca, in nula condrada à ’l m. (Solerti null’à contrada al m.), con mondo sogg. come nell’analogo Rvf 23 v. 136 Ma nulla à ’l mondo in ch' uom saggio si fide o anche 161 vv. 12-13 O anime gentili et amorose, / s' alcuna à ’l mondo (Salvatore). Al v. 6 va restaurata l’indispensabile congiunzione disgiuntiva (o ’l ciel… [o]… stela), mentre non è necessario, come invece si è fatto dal Massèra in poi, integrare il pronome «o ’l ciel che [’l] faccia» (ma cfr. il brano della Fiammetta citato nel commento; Solerti, e ’n ciel s’affaccia singulare stella), interpretando faccia nel senso assoluto di ‘agisca’.
2 riguarda [Baia] ] riguardaua